PDR 125 E APPALTI PUBBLICI : MODIFICHE E DISPOSIZIONI IN MATERIA
Il 16 marzo 2022 è stato pubblicato dall’UNI (Ente Italiano di Normazione) il documento UNI/PdR 125:2022, che definisce le linee guida sul Sistema di Gestione per la parità di genere.
La PdR 125 fornisce alle aziende uno strumento per conformarsi alla Legge 162/2021, favorendo l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale. Questo documento consente di migliorare l’accesso delle donne al mercato del lavoro, di promuovere la leadership femminile e di armonizzare i tempi di vita e lavoro.
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, varato dal Governo con il D.Lgs. n.36/2023, contiene – nell’articolo 108 che definisce i “Criteri di aggiudicazione degli appalti di lavori, servizi e forniture” – un riferimento specifico alla certificazione di parità di genere.
Il decreto è stato successivamente modificato dal DL 57/2023, intitolato “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”.
Il Decreto interviene sul nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), modificando le disposizioni in materia di certificazione di parità di genere.
A poco più di un anno dalla pubblicazione della UNI PdR 125, la materia ha subito diversi interventi normativi.
- La Legge 162/2021 ha istituito, modificando il Codice delle pari opportunità, la certificazione di parità di genere, prevista dalla Missione 5 del PNRR.
- Il Decreto del Dipartimento per le pari opportunità del 29 aprile 2022 ha stabilito che i parametri minimi per ottenere la certificazione di parità di genere sono quelli previsti dalla UNI PdR 125:2022, rilasciata da organismi accreditati ai sensi del Regolamento CE 765/2008.
- Il DL 36/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 79/2022, ha introdotto un meccanismo premiante nel Codice dei Contratti Pubblici, garantendo un punteggio maggiore nei processi di selezione agli operatori economici in possesso della certificazione di parità di genere secondo la UNI PdR 125:2022.
- Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), nella versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 marzo 2023, aveva mantenuto tale meccanismo premiante, consentendo però di dimostrare il rispetto dei requisiti di parità di genere anche tramite autocertificazione.
- Il DL 57/2023 ha eliminato dal nuovo Codice il riferimento all’autocertificazione.
In conclusione, come avvenuto fino a oggi, il rispetto dei requisiti di parità – per ottenere un punteggio premiante negli appalti pubblici – è attestato esclusivamente tramite la certificazione UNI PdR 125:2022, rilasciata da organismi accreditati.
Pertanto, per ottenere il punteggio è necessaria la certificazione.
L’inserimento della certificazione di parità di genere come elemento di premialità nei bandi di gara rappresenta uno stimolo significativo per le aziende. Questo approccio incoraggia le imprese a riflettere internamente sulla propria organizzazione e a valutare il rispetto degli obiettivi fissati dalle politiche di parità di genere.
La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 fornisce linee guida dettagliate, inclusi indicatori chiave di prestazione (KPI), per il monitoraggio degli obiettivi di parità nelle organizzazioni. Questi strumenti aiutano le aziende a identificare e colmare eventuali lacune, promuovendo un cambiamento sostenibile e duraturo nel tempo.
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